domenica 15 giugno 2014

Aladdin in Dvd

ALADDIN: EDIZIONE CON CONTENUTI MUSICALI - Il sito ufficiale del DVD

ALADDIN: EDIZIONE CON CONTENUTI MUSIC...

Volate via su un tappeto magico di risate ed emozioni ininterrotte in una delle avventure più spettacolari di tutti i tempi. Nel cuore di una città incantata, un cittadino comune dal nome di Aladdin e la sua scimmia biricchina Abu combattono per salvare Jasmine, una principessa dal carattere indipendente, dalle trappole di un perfido visir, Jafar. La vita di Aladdin cambia completamente quando sfrega la lampada magica e un genio dalle forme sempre diverse, che ama divertirsi, gli concede tre desideri e lo accompagna in un incredibile viaggio di scoperta.
In questa Edizione con Contenuti Speciali Musicali, entrate in un mondo ricco di divertimento dove potrete cantare cinque delle vostre canzoni preferite di questo Classico Disney, insieme ad Aladdin, Jasmine e il Genio. È tutto quello che avete sempre desiderato
 

Contenuti speciali in DVD

  • Testi delle Canzoni
  • Modalità Musicale

Aladdin (serie televisiva)

Aladdin è un cartone animato basato sull'omonimo film del 1992, prodotto anch'esso dalla Disney e andato in onda a partire dal 1994.
La serie mantiene gli stessi personaggi e ambientazioni, e si colloca cronologicamente dopo la pellicola originale e il sequel, Il ritorno di Jafar, del 1994.
In Italia gli episodi sono apparsi per la prima volta sulle reti Rai, il sabato pomeriggio su Rai 1, e la domenica mattina su Rai 2, all'interno di contenitori come Disney Club.
La sigla del cartone s'intitola Le notti d'oriente (Arabian Nights), composta da Howard Ashman, che faceva già parte della colonna sonora del film originale (in quell'occasione era cantata da Bruce Adler).
Fino ad oggi non ci sono ancora stati comunicati ufficiali da parte della Disney per l'uscita della serie in DVD. Vi è stata solo un'unica uscità in VHS datata febbraio 2002 intitolata "Aladdin & Jasmine-Amore al Chiaro di Luna" e che include due episodi della serie: "Prigioniera della Luna" e " Un amore cosmico".
Nome personaggio Doppiatore originale Doppiatore italiano
Aladdin Scott Weinger Massimiliano Alto
Genio Dan Castellaneta Roberto Pedicini
Iago Gilbert Gottfried Marco Bresciani
Abù Frank Welker originale
Jasmine Linda Larkin Manuela Cenciarelli
Sultano Val Bettin Gianni Vagliani
Razoul/Narratore dell'episodio 74 Jim Cummings Michele Kalamera
Abis Mal Jason Alexander Renzo Stacchi
Haroud James Avery Carlo Marini
Mekanikos Charlie Adler Oliviero Dinelli
Sadira Kellie Martin Laura Boccanera
Mozenrath Jonathan Brandis Fabio Boccanera
Xerxes Frank Welker
Nephir Rene Auberjonois Mino Caprio
Mirage Bebe Neuwirth Cristina Grado
Ayam Aghoul Hamilton Camp Leslie James La Penna
Amin Damoola Jeff Bennett Luigi Ferraro
Mino Caprio
Wazoo Jim Cummings Fabrizio Mazzotta
Sultano Pasta Al-Dente Stuart Pankin Vittorio Battarra
Uncouthma Tino Insana Renzo Stacchi
Eden Debi Derryberry Laura Boccanera
Dhandi Debi Derryberry Maura Cenciarelli
Zondra Candi Milo Paola Tedesco
Fazoul
Christian Iansante
Chubs
Massimo Gentile
Sciamano
Glauco Onorato
Murk Dorian Harewood Bruno Alessandro
Muktar John Kassir Massimo Corvo
Mago Ding
Vittorio Guerrieri
Sorella di Ding
Roberta Greganti
Bobolonius
Mario Milita

Episodi

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Episodi di Aladdin (serie televisiva).

Curiosità

  • Jafar non appare ma viene menzionato in alcuni episodi.
  • Nel quarto episodio della seconda stagione, L'oro dei poveri, Iago si tuffa in della polvere d'oro dicendo "Amo l'oro, mi piace farci buche in mezzo come una talpa, nuotarci come un delfino e lanciarlo in aria e lasciare che mi ricada sulla testa"; sono le stesse parole pronunciate da Zio Paperone nella biografia a lui dedicata da Don Rosa.
  • La pietra del destino è l'unico episodio ad essere diviso in due parti.
  • Nel diciannovesimo episodio della seconda stagione, Quando arriva il "caos" c'è un omaggio a Douglas Adams e alla sua "Guida Galattica per Autostoppisti"; il gatto Caos trasforma due ospiti di una cena al palazzo del sultano in una balena e un vaso di fiori. Nello stesso episodio, Caos trasforma la testa di Iago in quella di un essere umano. Il suo volto diviene una caricatura del suo doppiatore originale: Gilbert Gottfried.
  • Il principe Uncouthma, il capitano Murk, Sadira e alcuni altri personaggi incontrati compaiono alla fine del film: "Aladdin e il re dei ladri", fra gli invitati al matrimonio di Aladdin e Jasmine.
  • Nel ventiquattresimo episodio, "Il signore dei venti" non appare Aladdin, mentre Jasmine è assente in alcuni episodi, e Iago in due.
  • Ayam Aghoul può essere un riferimento ai Ghoul, un tipo di Jinn che si nutre dei cadaveri.

Aladdin e il re dei Ladri

« Tu, figlio mio! Sei tu il mio supremo tesoro »
(Cassim verso Aladdin)
Aladdin e il re dei ladri
Saluk.jpg
Sal'uk che si rivolge a Cassim
Titolo originale Aladdin and the King of Thieves
Lingua originale inglese
Paese di produzione USA
Anno 1996
Durata 78 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere animazione
Regia Tad Stones
Soggetto Mark McCorkle, Robert Schooley
Sceneggiatura Mark McCorkle, Robert Schooley
Produttore Jeannine Roussel, Tad Stones
Animatori Mike Stapleton, Dick Dunn, Andrew Brooks, Marek Kochout, Morris Lee, Ariel Ferrari, Walter Micati, Steven Taylor, Mac Monks, Warwick Gilbert, Ian White, Ty Bosco, Paul McAdam, Manny Banados
Musiche Paul McAdam
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Aladdin e il re dei ladri è un film di animazione della Disney del 1996, terzo capitolo della saga dopo Aladdin e Il ritorno di Jafar e anche dopo il corso della serie televisiva.
Durante la cerimonia delle loro nozze, Aladdin e la principessa Jasmine scoprono di essere il bersaglio di un raid da parte dei famosi Quaranta Ladroni, guidati da un uomo chiamato Cassim. Sebbene Aladdin, Jasmine e il resto della loro gang riescono a fermare con successo l'attacco e rispediscono via i ladri, non riescono ad evitare che il matrimonio sia rovinato. Intenzionato a scoprire il motivo per cui siano arrivati fino ad Agrabah, Aladdin trova uno strano scettro (che il re dei Quaranta Ladroni ha provato a rubare) tra i regali di nozze. Lo scettro contiene un oracolo, capace di vedere nel passato e nel futuro, ma può rispondere soltanto ad una domanda per persona.
Sopraffatto dal desiderio di conoscenza verso i suoi antenati, Aladdin chiede all'oracolo di suo padre. L'oracolo risponde che deve seguire la pista lasciata dai Quaranta Ladroni, dicendo che il padre di Aladdin è "intrappolato nel loro mondo". Aladdin capisce così che è loro prigioniero. Arrivato al loro nascondiglio scopre che non è un prigioniero ma il loro capo: Cassim, il Re dei Ladri, l'uomo con il quale aveva lottato durante il matrimonio. Famiglia o no, Aladdin ha oltrepassato il confine del loro territorio e deve essere ucciso. Cassim, tuttavia, suggerisce ad Aladdin di affrontare "la Sfida", un rito di iniziazione, dove deve sconfiggere un altro dei Quaranta Ladroni e prendere il suo posto. Riesce a vincere contro Sa'luk, uno dei briganti più agguerriti, e conquista un posto tra i ladri. È allora che scopre il vero motivo del raid: Cassim ha scoperto l'esistenza della Mano di Mida, un potente artefatto che può trasformare qualunque cosa venga toccata con essa in oro. Cassim credeva che, con la Mano, poteva tornare alla sua famiglia e dare loro la vita che si meritavano, invece di vivere per strada; per questo ha progettato l'assalto al palazzo: per poter ottenere l'oracolo e per chiedere una domanda sulla Mano.
Aladdin convince il padre a tornare al palazzo come suo ospite che, per un po', è contento di trascorrere del tempo con suo figlio. Il desiderio della Mano è però troppo forte, e finisce per rubare l'oracolo e venire catturato dalle guardie del palazzo. Aladdin aiuta suo padre a fuggire, ma viene riconosciuto dal capitano delle guardie, e viene costretto ad abbandonare la città con Cassim e Iago. Aladdin al contrario del padre, decide che sia giusto prendersi le proprie responsabilità e torna indietro dalla sua Jasmine, mentre Iago e Cassim tornano al covo dei Quaranta Ladroni. Là scoprono che Sa'luk è ancora vivo, e che nel frattempo è diventato il capo. Cassim riesce a riprendere il potere mostrando a tutti l'oracolo, che rivela loro l'esatta posizione della Mano di Mida: l'Isola Evanescente. L'isola è costituita da un grande edificio in marmo in cui è contenuta la Mano, costruito sopra il guscio di una tartaruga di mare che di tanto in tanto emerge sempre in un posto diverso.
Iago riesce a scappare dal gruppo e a condurre Aladdin e Jasmine da Cassim. Si riconciliano e raggiungono la Mano proprio quando la tartaruga sta iniziando a sommergersi. Improvvisamente vengono attaccati da Sa'luk, e dopo un'ardua lotta, tentando di fuggire dall'allagamento dell'edificio. Cassim lancia la mano a Sa'luk, che non conoscendo la leggenda, l'afferra e si trasforma in una statua d'oro. Alla fine del film, finalmente Aladdin e Jasmine si sposano, e Cassim accetta il pappagallo Iago come compagno di viaggio e scappa nuovamente per il mondo.
Viene riproposta una versione di "Le notti d'oriente" e viene mostrato come la storia di Aladdin finisca proprio come era iniziata, con il mercante apparso nel primo capitolo.

Canzoni

  • C'è una festa qui ad Agrabah (There is a party there in Agrabah): Cantata dal genio, dagli abitanti, da Iago e da alcuni dei ladri, riguarda i preparativi del matrimonio di Aladdin e Jasmine
  • C'è una festa qui ad Agrabah -Reprise: Cantata da Aladdin e Jasmine, riprende le note della canzone dal punto di vista degli sposi
  • Le mie radici (Out of thin air): Cantata da Aladdin e Jasmine in previsione del loro futuro
  • Benvenuto tra di noi (Welcome to the Forty Thieves): È la canzone di benvenuto dei ladri per Aladdin dopo la sconfitta di Saluk
  • Come figlio e papà (Father and son): Cantata dal genio per far comprendere a Cassim la fortuna di aver trovato Aladdin
  • Sei con me o no? (Are you in or out?): Cantata da Saluk per indurre i ladri a ribellarsi a Cassim
  • Notti d'oriente-Reprise (Arabian Nights -Reprise): Cantata sempre dal mercante, è la canzone conclusiva del film

Aladdin II Il Ritorno di Jafar Canzoni

  • Notti d'oriente (Arabian Nights): cantata da Daniele Viri, canzone sulla quale è frequente anche nella serie televisiva.
  • Io penso solo a me (I'm looking out for me): Cantata da Marco Bresciani, canzone sulla quale vede Iago ribellarsi dal terribile e infido Jafar per tornare a vivere ad Agrabah per tentare di allearsi con Aladdin e i suoi amici.
  • Non c'è un amico al mondo come me (Nothing Like a Friend): Cantata da Gigi Proietti, canzone di ritorno del Genio.
  • Non so scordare l'amore (Forget about love): Cantata da Marco Bresciani, Manuela Cenciarelli e Massimiliano Alto, canzone sulla quale vede Iago aiutare Jasmine a riconquistare Aladdin.
  • Tu sei di serie B (You are only second rate): Cantata da Massimo Corvo, canzone sulla quale vede la lotta tra il Genio e Abu contro Jafar.

Aladdin II Il ritorno di Jafar

« Ho in mente una piccola sorpresa per Aladdin! »
(Jafar)
Il ritorno di Jafar
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Una scena del film
Titolo originale The Return of Jafar
Lingua originale inglese
Paese di produzione USA
Anno 1994
Durata 66 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere animazione
Regia Toby Shelton, Tad Stones, Alan Zaslove
Soggetto Mark McCorkle, Robert Schooley
Sceneggiatura Kevin Campbell, Duane Capizzi, Mirith J. Colao
Produttore Jessica Koplos-Miller, Maia Mattise, Tad Stones, Alan Zaslove
Musiche Alan Zaslove
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Premi
  • Nomination ai Annie Awards 1994: miglior produzione animata per l'home entertainment (Walt Disney Home Video)
Il ritorno di Jafar è un film d'animazione americano del 1994, prodotto dalla Walt Disney Company, ed è il sequel direct-to-video del classico Disney Aladdin. Il film è uscito il 20 maggio 1994, e diede origine alla serie televisiva Aladdin, sempre basata sul classico Disney. Un altro sequel direct-to-video, Aladdin e il re dei ladri, seguì nel 1996. È stato il primo film d'animazione Disney realizzato esclusivamente per il mercato home-video.
Il film si incentra su Jafar, l'antagonista del primo film, che cerca di vendicarsi di Aladdin e dei suoi amici (compreso Iago, che ora si è ribellato allo stregone), per diventare il dominatore di Agrabah.
Nell'edizione italiana tutto il cast dei doppiatori del primo film riprese i propri ruoli, compreso il Genio che vide il ritorno della voce di Gigi Proietti.
Il film comincia con Aladdin che si intrufola nel rifugio di alcuni briganti, insieme ad Abù e Tappeto, per impadronirsi dei tesori da loro rubati e distribuirli per la gente di Agrabah. Dopo si reca a palazzo, dove discute con Jasmine di un'importante cena che si sarebbe tenuta quella sera col Sultano, nella quale si scopre che il Sultano ha intenzione di nominare Aladdin suo nuovo Gran Visir.
Intano, Iago e Jafar, dopo essere stati seppelliti nel deserto al termine del primo film, riescono finalmente a ritornare in superficie. Jafar ordina a Iago di liberarlo dalla lampada, ma Iago, stanco di essere maltrattato da lui, getta la lampada in un pozzo e ritorna ad Agrabah, sperando di convincere Aladdin di aver servito Jafar solo perché costretto da un incantesimo, anche se non è così, per cercare di farselo amico ed avere accesso ad una facile vita a palazzo. Incontra Aladdin e insiste sulla sua innocenza, ma Aladdin è troppo furbo per farsi imbrogliare e tenta di catturarlo.
Mentre prova a afferrare Iago, Aladdin si imbatte nei predoni che aveva derubato e che quindi vogliono ucciderlo, ma Iago, coinvolto nello scontro, riesce per caso fortuito a salvarlo. Per questo, Iago guadagna il rispetto di Aladdin e fa ritorno con lui al palazzo. Al castello, Aladdin è raggiunto dal Genio, di ritorno dal suo viaggio intorno al mondo. Quella sera, durante la cena, mentre Aladdin tenta di presentare Iago al Sultano, il pappagallo è quasi ucciso dalle guardie, ma è difeso da Aladdin, che insiste che c'è del buono in lui, in quanto gli aveva salvato la vita. Ed è in questo momento che Iago comincia a provare simpatia per Aladdin.
Nel frattempo Abis Mal, il capo dei briganti sconfitti al mercato, trova per caso la lampada di Jafar dentro il pozzo dove era stata buttata. Da quando Jafar è stato trasformato in un genio alla fine del primo film, è impossibilitato dalla mancanza di un "padrone". Jafar vuole uccidere Aladdin e liberarsi dalla lampada per dominare Agrabah, ma per farlo ha bisogno della collaborazione di Abis Mal, essendo vincolato dagli obblighi del suo status di genio. Decidono così di unire il loro odio per Aladdin e si alleano per perseguire il loro scopo. Nonostante Abis Mal sia il suo padrone, è Jafar a dominare la situazione e a dimostrare al furfante che, nonostante non possa ucciderlo, può rendergli la vita impossibile, in caso disobbedisca.
Jafar si fa portare a palazzo da Abis Mal, che riesce ad intrufolarsi senza essere visto. Lì ritrova e punisce Iago, obbligandolo a unirsi a lui. Costringe Iago a portare Aladdin e il Sultano in un posto dove lui e Abis Mal possano tendere loro un'imboscata e rapire il vecchio monarca. Dopo la partenza di Aladdin, Jafar fronteggia il Genio nei giardini del palazzo, per impedire che possa intromettersi con la sua magia. Visto che Jafar è un genio che ancora non è stato liberato dalla lampada, possiede molto più potere del Genio e, dopo averlo sconfitto, lo rinchiude in un globo magico dove non può usare i suoi poteri. Dopodiché Jafar intrappola tutti i protagonisti nelle segrete del palazzo.
Nel frattempo, Aladdin e il Sultano, volando sopra Tappeto, sono portati da Iago in un posto misterioso, dove sono assaliti da cavaleri volanti incappucciati (si scopre poi essere Jafar trasformato in ognuno di loro). Il Sultano è rapito e Abis Mal riesce a gettare Aladdin giù da una cascata. Tuttavia Jafar lo salva, perché è ancora utile al suo piano. Lo stregone si congratula poi con Iago, ma il pappagallo è perplesso e dispiaciuto dell'accaduto.
Tornato a palazzo, Aladdin è accusato da Jasmine di aver ucciso il Sultano, e condannato a morte. L'esecuzione avverrà all'alba. Solo successivamente è svelato che in realtà era Jafar trasformato in Jasmine, e la vera principessa era ancora rinchiusa in cella. Poco prima che Aladdin venga decapitato, Iago viene assalito dai rimorsi e spezza il globo in cui è rinchiuso il Genio, permettendogli di salvare il giovane. Porta poi in salvo tutti protagonisti e, riuniti, decidono di fronteggiare Jafar. Il Genio rivela che l'unico modo per sconfiggere un genio è distruggere la sua lampada. Iago, però, decide di non partecipare, in quanto l'impresa secondo lui è troppo rischiosa.
I protagonisti tentano quindi di prendere la lampada di nascosto, mentre Abis Mal e Jafar stanno discutendo, ma vengono scoperti: comincia così una battaglia che vede Jafar contro tutti. Questi sconfiggere il Genio e il Tappeto, utilizzando la sua magia, e trasforma i giardini del palazzo in una distesa di lava incandescente. Aladdin, aggrappato a un picco roccioso che sprofonda inesorabilmente nella lava, cerca in tutti i modi di raggiungere la lampada per distruggerla, ma senza successo; quando le cose sembrano volgere al peggio, però, Iago sopraggiunge e, dopo esser stato colpito gravemente da Jafar, riesce e gettare la lampada nella lava, dove si fonde e con essa si dissolve anche il perfido stregone.
Più tardi a palazzo Iago, riprendendosi dalle ferite della lotta, è ora un vero amico di Aladdin. Questi annuncia al Sultano che lui non può essere un visir. Iago domanda ad Aladdin che cosa vuole di più e il giovane risponde "Il mondo". Desidera vedere tutte le meraviglie che esistono, e non può rimanere chiuso a palazzo. Il film si chiude con Jasmine che afferma che ha intenzione di unirsi a lui e Iago che si lamenta del fatto che nessuno lo ascolti mai.
« E così il terzo desiderio va a farsi friggere! »
(Abis Mal alla fine del film)

Aladdin Personaggi

  • Scott Weinger è Aladdin / Principe Ali Ababua: un povero ladruncolo di Agrabah ma dal cuore puro. Brad Kane presta la sua voce nelle parti cantate. Weinger inviò il suo provino su una registrazione domestica con sua madre nel ruolo del Genio[1] e sei mesi dopo, dopo numerose chiamate, scoprì di aver ottenuto la parte.[2]
  • Robin Williams è il narratore e il Genio: un simpatico genio con enormi poteri che può esercitare solo quando il suo padrone lo desidera. Clements e Musker scrissero il personaggio del genio ispirandosi a Williams e quando trovavano delle difficoltà,anche per le animazioni, costruivano il personaggio basandosi esclusivamente sulle performance reali di Williams. Quando Williams vide il risultato rise talmente tanto che accettò immediatamente di far parte del progetto.[3] Nella versione italiana la voce del genio è di Gigi Proietti.
  • Jonathan Freeman è Jafar: il potente Gran Visir e uno stregone malvagio di Agrabah nonché antagonista della storia. Jafar doveva avere inizialmente un carattere irritabile ma i registi optarono per un carattere calmo credendolo più terrificante.[4] L'animatore Andreas Deja cercò di incorporare nelle animazioni del personaggio alcune espressioni facciali di Freeman.[5]
  • Linda Larkin è la Principessa Jasmine: principessa di Agrabah, è stufa della vita di palazzo. Lea Salonga doppia il personaggio nelle parti cantate. Larkin venne scelta nove mesi dopo la sua audizione ma dovette adattare il suo timbro vocale per avere la voce che i produttori volevano per il personaggio.[4]
  • Frank Welker è Abù: il cleptomane cucciolo di scimmia amico di Aladdin dotato di una voce particolarmente acuta. Gli animatori filmarono delle scimmie allo zoo di San Francisco per studiare i movimenti che Abu avrebbe fatto.[4] Nei tre anni di tempo spesi per il personaggio, Welker non ha mai incontrato né Weinger né Williams.[6] Welker ha inoltre prestato la voce alla tigre di Jasmine, Raja, e alla Caverna delle Meraviglie.[7]
  • Gilbert Gottfried è Iago: il sarcastico pappagallo chiacchierone amico di Jafar. L'animatore di Iago, Will Finn, cercò di incorporare qualche aspetto di Gottfried nel design del personaggio, in particolar modo i suoi occhi semichiusi e la dentatura sempre in vista.[4]
  • Douglas Seale è il sultano: il pomposo ma gentile sovrano di Agrabah, alla disperata ricerca di un pretendente da dare in mano a sua figlia Jasmine. Per alcuni aspetti del personaggio gli animatori si sono ispirati al Mago di Oz, creando così una figura autoritaria ma alla stesso tempo un po' pasticciona.[4]
  • Jim Cummings è Razoul: il capitano delle guardie. Il suo nome è stato ispirato dall'animatore Rasoul Azadani.[4]
  • Il Tappeto volante è un magico tappeto in grado di volare. L'animatore Randy Cartwright disse che il lavoro sul personaggio del tappeto è stata una bella sfida in quanto esso è solo una figura quadrata che si esprime attraverso la mimica — "È come se recitassero degli origami".[8] Cartwright prese un pezzo di stoffa pieghevole durante le animazione per vedere le posizioni che "tappeto" avrebbe assunto.[8] Una volta terminata l'animazione del personaggio, la superficie del tappeto venne disegnata in maniera digitale.[5].

Aladdin

« Ti fidi di me? »
(Aladdin a Jasmine, prima della canzone Il mondo è mio)
Aladdin è un film d'animazione del 1992 prodotto dai Walt Disney Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È considerato il 31° Classico Disney secondo il canone ufficiale e fa parte dei film dell'era del Rinascimento Disney. Il film è stato diretto da John Musker e Ron Clements ed è basato sul famoso racconto persiano di Aladino e la lampada meravigliosa contenuto nella raccolta Le mille e una notte. Il cast di doppiatori originali è composto da Scott Weinger, Jonathan Freeman, Robin Williams, Linda Larkin, Frank Welker, Gilbert Gottfried e Douglas Seale.
Howard Ashman, l'autore dei testi delle canzoni del film, concepì l'idea del film e la sceneggiatura passò attraverso tre bozze prima che il presidente della Disney Jeffrey Katzenberg desse il via alla produzione. Gli animatori basarono i loro disegni sul lavoro del caricaturista Al Hirschfeld e il computer venne impiegato sia per la colorazione sia per la creazione di qualche elemento animato. La colonna sonora è stata composta da Alan Menken e comprende sei canzoni con testi scritti anche da Tim Rice, entrato nel progetto dopo la scomparsa di Ashman.
Aladdin venne distribuito al cinema per la prima volta il 25 novembre 1992 con critiche positive, nonostante delle critiche di razzismo da parte del mondo arabo, e fu il maggiore successo di quell'anno incassando oltre 217 milioni di $ negli Stati Uniti e più di 504 milioni di $ in tutto il mondo. La pellicola si è inoltre aggiudicata molti premi, molti dei quali per la colonna sonora. Il successo di Aladdin diede vita ad un mercato legato al film come due seguiti direct-to-video, Il ritorno di Jafar e Aladdin e il re dei ladri, una serie televisiva animata, giochi, video games, spin-off e altro.

Trama

Jafar, il malvagio Gran Visir del Sultano di Agrabah, sta cercando di impossessarsi della leggendaria Lampada Magica contenente un Genio in grado di esprimere ogni desiderio, che si trova nella Caverna delle Meraviglie. Dopo aver assistito a un fallimentare tentativo di accesso alla Caverna da parte del suo ladruncolo incaricato Gazeem, Jafar e il suo pappagallo Iago comprendono che solo un cosiddetto "diamante allo stato grezzo" può entrare nella Caverna, cioè una persona apparentemente comune che in sé rivela una grande purezza di cuore.
La Principessa Jasmine, figlia del Sultano vedovo, annoiata dalla monotona vita di palazzo, decide di andare in incognito al mercato di Agrabah, nel mondo esterno. Lì fa conoscenza con il giovane, affascinante, povero, coraggioso, atletico e furbo ladruncolo di strada Aladdin e la sua scimmietta Abu, che la salvano con astuzia da un mercante fanatico e rozzo. I due cominciano a frequentarsi nell'edificio diroccato ed in rovina dove vive Aladdin e scoprono di avere molto in comune, pur appartenendo a classi sociali diverse. Aladdin è un ragazzo umile e dal cuore d'oro e puro e Jasmine, vedendo il suo eroe molto gentile con lei, capisce che è un delinquente solo per sopravvivere e se ne innamora. Nel frattempo Jafar, che grazie alle sue arti magiche ha scoperto che Aladdin rappresenta il diamante allo stato grezzo, emette un ordine di cattura nei confronti del ragazzo. Quando Aladdin viene arrestato dalle guardie, capeggiate da Razoul, Jasmine ne ordina liberazione in veste di principessa, ma Jafar la inganna dicendo che Aladdin è già stato giustiziato.
Sotto forma di vecchio decrepito e deforme, Jafar raggiunge Aladdin e Abu in prigione e, dopo aver rivelato l'esistenza della Caverna delle Meraviglie, un luogo pieno di immensi tesori, li fa evadere attraverso un passaggio segreto e li conduce alla sua entrata, incaricando il giovane di portargli la lampada in cambio della sua ricompensa. La gigantesca porta a forma di testa di Tigre permette ad Aladdin e Abu di entrare ma intima loro di non toccare nient'altro che la Lampada. Ciononostante, Abu non riesce a trattenersi e tenta di rubare un rubino e la Caverna si liquefà, trasformando il terreno in lava. Grazie all'aiuto di un Tappeto volante trovato tra gli oggetti proibiti, Aladdin riesce a trovare l'uscita prima che la lava lo travolga ma, quando si affaccia in superficie, Jafar cerca di ucciderlo e di impadronirsi della Lampada. Abu riesce a difendere il padrone mordendo il braccio di Jafar, ma a quel punto la Caverna si richiude inghiottendo al suo interno Aladdin, Abu e il Tappeto.
Nelle viscere della Caverna Aladdin, ripresosi, strofina la Lampada per leggerne meglio l'iscrizione, liberando così il Genio, che si rivela dotato di grande umorismo e capacità di trasformismo, oltre alle sue grandi doti magiche. L'essere afferma di poter esaudire tre desideri (tranne uccidere qualcuno, far innamorare o resuscitare dalla morte). Con un abile inganno, Aladdin si fa liberare dalla Caverna senza esaudire un desiderio per farlo. Una volta fuori, mentre Aladdin e il Genio stanno parlando, quest'ultimo confessa che, se potesse esprimere un desiderio, chiederebbe di essere libero, cancellando il peso di essere eternamente vincolato ad esaudire i desideri degli altri e privo di qualsiasi autonomia perché prigioniero della sua stessa lampada. Aladdin gli promette di liberarlo sfruttando l'ultimo desiderio. Dopo aver parlato di Jasmine, Aladdin chiede al Genio di trasformarlo in un principe fenomenale, così da poter conquistare il cuore della principessa.
Proprio mentre Jafar sta per costringere il Sultano a cedergli la mano della principessa con l'ipnosi, Aladdin arriva trionfante ad Agrabah in una splendida parata, portando il nome di Alì Ababwa. Nonostante l'iniziale rifiuto da parte di Jasmine, Aladdin riesce a ingraziarsi la principessa esprimendo i propri sentimenti e facendole fare un giro insieme a lui sul tappeto volante, per vedere il mondo che le è sempre stato negato. A bordo del tappeto, in un'atmosfera da sogno, i due giovani vedono tanti posti del globo e capiscono di amarsi. Jasmine, che aveva già da prima intuito la vera identità di Alì, chiede spiegazioni ma questo si giustifica dicendo che si camuffava da ladruncolo per andare in giro senza essere riconosciuto ed evitare così la noiosa vita di corte. I due si baciano e tornano al Palazzo.
Quella stessa notte Jafar cattura Aladdin di nascosto e, dopo averlo fatto imbavavagliare, lo fa gettare in mare. Il Genio salva la vita ad Aladdin, esaudendone il secondo desiderio. Aladdin torna al Palazzo e, mentre Jafar è quasi riuscito a farsi cedere la mano di Jasmine con la sua magia, Aladdin rivela il piano architettato dal Gran Visir e, rompendo il suo scettro a forma di serpente, ne annulla i malefici. Il Sultano torna cosciente di sé e cerca di far arrestare Jafar, che riesce però a defilarsi. Mentre se ne va, Jafar nota la Lampada dentro il turbante di Aladdin, realizzando così la vera identità di Alì Ababwa. Mentre Aladdin è indeciso se rivelare chi è veramente o no, Iago gli ruba la Lampada e la porta a Jafar, che diventa il nuovo padrone del Genio. Il malvagio utilizza i primi due desideri per diventare il nuovo Sultano a Palazzo e lo Stregone più potente del mondo. Utilizzando i suoi nuovi poteri, Jafar prende controllo di Jasmine e del Sultano, rivela la vera identità di Aladdin ed esilia il ragazzo con Abu sui monti del Tibet.
Tuttavia, Jafar spedisce nella terra ghiacciata anche il Tappeto, permettendo ad Aladdin e Abù di tornare al Palazzo per affrontare Jafar. All'arrivo di Aladdin, Jasmine rivede il suo amato e distrae Jafar con un finto tentativo di seduzione mentre il ragazzo cerca di riprendersi la Lampada. Arriva addirittura a baciare Jafar, provocando il disgusto dei presenti (Aladdin più di tutti ne è disgustato). Jafar si rende però conto, vedendo Aladdin riflesso sulla corona donata a Jasmine, dell'inganno e furioso, imprigiona Jasmine in un'enorme clessidra ed affronta il ragazzo. Dopo un duro scontro Jafar si trasforma in un gigantesco Cobra e prevale sul giovane. Mentre stringe Aladdin tra le sue spire, Jafar afferma di essere il più potente essere vivente sulla terra. Aladdin allora capisce che il punto debole di Jafar è la sua inesauribile sete di potere, e gli fa notare che i poteri del Genio saranno sempre superiori ai suoi. Rendendosi conto che Aladdin ha ragione, Jafar usa il suo terzo ed ultimo desiderio per farsi trasformare in un genio onnipotente, dimenticandosi che i geni non sono esseri liberi e finendo così imprigionato nella sua nuova lampada nera insieme a Iago. Dopodiché, il Genio la scaglia nel deserto facendoli finire nella Caverna delle Meraviglie.
Dopo aver realizzato che non può continuare a pretendere di essere ciò che non è, Aladdin decide di tornare ad essere come prima e, mantenendo la promessa, usa il suo terzo ed ultimo desiderio per liberare il Genio dalla sua Lampada. Realizzando che sua figlia è davvero innamorata di Aladdin, il Sultano cambia la legge per permettere alla figlia di sposare chiunque ritenga degno. Nel finale, il Genio parte a fare un giro per il Mondo, mentre Aladdin e Jasmine, innamorati, si baciano e festeggiano il loro fidanzamento.
Aladdin
Aladdin (film Disney).png
Titolo originale Aladdin
Paese di produzione Stati Uniti
Anno 1992
Durata 87 min
Colore colore
Audio Dolby Stereo
Rapporto 1,66 : 1
Genere animazione, avventura, commedia, romantico, musicale
Regia Ron Clements e John Musker
Soggetto Roger Allerse
Sceneggiatura John Musker, Ron Clements, Ted Elliott, Terry Rossio
Produttore John Musker
Produttore esecutivo Ron Clements
Casa di produzione Walt Disney Feature Animation
Distribuzione (Italia) Walt Disney Pictures
Montaggio H. Lee Peterson
Musiche Alan Menken
Howard Ashman (testi canzoni)
Tim Rice (testi canzoni)
Scenografia Robert Vander Wende
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Premi